Basta voltarsi indietro e guardare solo agli ultimi 12 mesi per comprendere che razza di tempi stiamo vivendo e che la gestione del portafoglio finanziario è diventata “roba da consulente professionista”.
Avvenimenti a livello mondiale impattano sul tuo portafoglio finanziario: il tuo consulente ti ha informato?
Più volte, nei post passati ho stilato la lista degli avvenimenti che si sono susseguiti e che hanno fortemente impattato sullo scenario geo-politico internazionale e, ovviamente anche sui mercati. Ora, nell’ultimo mese abbiamo avuto 3 avvenimenti: Brexit, Nizza e Turchia.
Il primo, la Brexit, è un evento di portata storica, con conseguenze inimmaginabili per la GB e per il resto del mondo, che scopriremo strada facendo. Nizza, preferisco non commentare, del resto è già stato detto tutto, forse troppo.
Turchia, in 9 mesi abbiamo visto di tutto, dall’abbattimento del Jet russo, sino ai 3 miliardi di € regalati dall’UE alla Turchia per “gestire” il flusso di migranti, sino al “Colpo di Stato” con conseguente ri-allacciamento rapporti diplomatici con la Russia e guarda caso a soli 3 mesi dalle elezioni USA…bisogna togliersi il cappello dinanzi a cotanta “intelligenza” politica.
Un mese fa…e ripeto, solo un mese fa, la Brexit avrebbe dovuto spazzar via il mondo intero, i mercati e i vostri risparmi…stando a quanto riportato pedissequamente dai mass media 24h24…e invece?
Il tuo consulente ti ha suggerito di modificare il tuo portafoglio finanziario in vista di questi eventi?
Ma fermiamoci un attimo e riavvolgiamo magicamente il “nastro del tempo”…tutto ebbe inizio giusto giusto un anno fa con il “crollo” della Cina, che trascinò nel baratro i mercati di tutto il mondo, con conseguente impatto “mortale” sui Paesi Emergenti…bene eccovi un paio grafici al riguardo.
Il grafico a sinistra mostra l’andamento del PIL cinese, il quale è sì in rallentamento, con le stime per il 2016 fissate al +6,3%, quando invece è appena una settimana fa è stato confermato al +6,7%, quindi di cosa stiamo parlando?…di una Cina in recessione o di una Cina che fisiologicamente si stabilizza ad un tasso di crescita del tutto invidiabile?!?!…L’Europa con il QE della BCE a che ritmo di PIL cresce?
Questo invece è il grafico inerente ai bond dei Paesi Emergenti, che ad un anno segna +12% circa…ma non dovevano crollare?

Quindi, un anno fa iniziava la fine del mondo, con la Cina in caduta libera, gli emergenti spazzati via di conseguenza, le locuste in arrivo e si salvi chi può!!!…vendere azioni, tutte e indistintamente…vendere bond emergenti…niente esposizioni in valuta…e tutti a comprare bond sicuri, meglio se Bund & Co…possibilmente senza rendimento o meglio ancora a tasso negativo, come dimostra l’incremento mostruoso avuto nell’ultimo anno:
Questo grafico mostra senza possibilità di errore in che guaio “ci stiamo” mettendo…perché quando questa bolla da 11 trilioni di dollari di bond con tassi negativi scoppierà, non oso immaginare le conseguenze che ne deriveranno; considerando che sto parlando “solo” dei bond a tasso negativo, perché se ci aggiungiamo quelli con un rendimento lordo inferiore al 1%, la cifra ammonta a 18 trilioni di $ attualmente…in numeri 18.000.000.000.000 .000.000 di $.
Quindi, dopo tutto quello che è successo negli ultimi 12 mesi, con potenzialità devastanti sugli equilibri economici e finanziari globali, qualcuno si sentirà leggermente preso in giro o no? E il tuo portafoglio finanziario, come ha reagito?
Mi riferisco a tutti quei risparmiatori/investitori che si sono comportati in modo perfettamente razionale, cioè hanno fatto quello che erano soliti fare: vendere rischio, a prescindere, per comprare “certezze”, sempre a prescindere = difficilmente hanno avuto rendimento, più probabilmente hanno perso soldi, chi più chi meno.
Perchè non tutto ciò che è rischioso è sceso, anzi, come sopra dimostrato è salito e anche bene, piuttosto che, diverse “certezze” hanno deluso, in quanto incapaci di creare rendimento, a causa dei tassi zero e negativi. Negli ultimi dodici mesi, sui mercati, quello che doveva salire, mercati azionari europei in primis, è sceso…mentre quello che doveva crollare non è crollato, Cina, Emergenti e valute emergenti. Persino chi avesse “azzardato” una banale diversificazione sul cross €/$, ad oggi avrebbe incassato un +5% in 12 mesi, cioè quasi 5 volte il rendimento attuale di un BTP.
Al di là di fisiologici momenti di elevata volatilità propri di ogni tipologia di investimento, quegli investitori che hanno saputo seminare per tempo, costruendo un portafoglio veramente diversificato per mercati, asset, valute e strategie di investimento, oggi possono oggettivamente sentirsi molto meno preoccupati rispetto a quegli investitori che si sono comportati come “da manuale”…ovvero nel solito modo: vendo ciò che può scendere, ma che ha anche possibilità di aumentare valore, per comprare quello che credo possa darmi tranquillità & rendimento ma che di fatto, oggi non ha alcuna possibilità in tal senso.
Con questo non è mia intenzione sostenere che sia “facile” scegliere cosa mettere in portafoglio finanziario al giorno d’oggi, tutt’altro, è dannatamente difficile per un consulente professionista, figuriamoci per chi non lo è.
E qui torniamo sempre al punto di partenza: bisogna fidarsi e delegare la gestione dei propri risparmi ad un Professionista, l’era del fai-da-te, con i mercati che abbiamo oggi, presenta le stesse percentuali di successo che ognuno di noi ha di andare su Marte entro i prossimi 50 anni.
Occorre delegare ad un Professionista di fiducia, che si faccia carico delle vostre esigenze e chi prenda sulle proprie spalle le responsabilità delle scelte consigliate…e poi occorre avere la pazienza di lasciare “maturare” le scelte fatte, senza lasciarsi condizionare dal susseguirsi di ciò che accade ogni 5 minuti:
“…i mercati finanziari sono uno strumento per trasferire denaro dagli investitori impazienti ai pazienti” W.Buffet
Al di là di questa celebre frase, pronunciata da uno dei migliori investitori di tutti i tempi, Warren Buffet, la quale sintetizza perfettamente quanto vado a sostenere da sempre: stare calmi paga.
Chiaro che, se avete un portafoglio (ptf) investimenti costruito quasi esclusivamente con strumenti “tradizionali”, direzionali e privi di diversificazione valutaria, oggi non siete messi benissimo. Perchè se ciò su cui vado ad investire ha come unica condizione per generare rendimento, quella di aumentare il proprio valore grazie ad un mercato sottostante che sale, ad esempio listini azionari e/o tassi di interesse, bèh la vedo dura, molto dura.
Se invece, una cospicua parte del ptf è costruita con modalità non direzionali, con diversificazione valutaria e con approccio non convenzionale, ecco che, numeri alla mano, oggi questa tipologia di ptf soffre molto meno l’andamento dei mercati, anzi, da inizio anno non soffre proprio, incrementando il proprio valore = Rendimento.
Difficile da credere vero?…ci credo, perchè troppe persone sono ancora ancorate ai propri concetti di investimento:
VENDO RISCHIO—>COMPRO CERTEZZE= PERDO SOLDI.
Un ptf efficiente, dal mio punto di vista, deve avere un’esposizione azionaria, la quale oggi ovviamente è in sofferenza, tranne qualche rara eccezione; ma se nel momento in cui mi espongo al rischio azionario in maniera direzionale, vado anche ad affiancare a questa esposizione una diversificazione, sia per asset, sia valutaria e a tutto questo aggiungo anche qualche copertura strategica dove il rischio è maggiore, ecco che il calo dovuto alla discesa dei vari listini azionari viene in parte o in toto compensato dalla strategia applicata al ptf.
Ovviamente questo approccio va imbastito preventivamente e non a discesa avvenuta. Il consulente dovrebbe saperlo
La situazione internazionale è quantomeno incerta, quella italiana è sotto gli occhi di tutti, con le azioni delle banche che hanno visto calare il proprio valore in media del 60-70% nell’ultimo anno; ciò significa che per tornare al valore di pareggio, le quotazioni di queste azioni devono raddoppiare, triplicare o quadruplicare a seconda dei casi!!!
Le motivazioni sono quelle che tutti conoscete, cioè l’enorme massa di sofferenze presenti nei bilanci delleBanche, che non riescono a trovare un prezzo e che impongono a diverse banche di procedere con l’ennesimo aumento di capitale, chiedendo soldi al mercato che, non ha proprio voglia di concedere ulteriore fiducia & denaro alle banche…fiducia & denaro che vedrete arriverà ancora una volta grazie all’intervento pubblico, cioè con il denaro di tutti noi contribuenti, piaccia o non piaccia…e a me disgusta questa decisione.
Quanto alle conseguenze, bèh c’è poco da dire e molto da constatare: le banche stanno affossando il Paese e con esso anche il valore dei risparmi di molti loro clienti, che avevano investito sulle azioni delle banche con fiducia incondizionata.
Mai come oggi è chiaro che, con questo andazzo del mondo, o si cambia mentalità o si muore…e non perchè ci sono i leoni.