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Infortunio sulle piste da sci: cosa fare?

“Un infortunio sulle piste da sci? Si, ne ho visti, ma a me non è mai capitato”. La stagione sciistica 2017-2018 è iniziata alla grande, con piste innevate e temperature perfette. La situazione ideale per chi è appassionato di sport invernali, tantissimi stando alle statistiche dell’anno scorso: nel 2016 più di 5 milioni di sciatori hanno scelto l’Italia come meta delle loro vacanze. 
L’intenzione è sempre quella di divertirsi e godere della propria passione, ma cosa fare nel caso di infortunio sulle piste da sci?

Conosci le regole di buona condotta sulle piste da sci?

Esiste una legge nazionale, la legge 363/2003, che prescrive nel dettaglio gli obblighi dei gestori degli impianti di risalita e le norme di condotta degli utenti delle aree sciabili: dall’obbligo del casco per i minori di 14 anni, alle precedenze, alla velocità e al sorpasso in pista per arrivare all’obbligo di identificazione in caso di incidente sulle piste e alle sanzioni in caso di omissione di soccorso.

Il servizio di soccorso sulle piste da sci è gratuito? Non in tutte le località

Oltre alle regole di buona condotta è forse anche importante sapere che in caso di infortunio per il quale è necessario l’intervento del 118, non sempre questo intervento è gratis. In Valle d’Aosta, ad esempio, l’intervento del toboga costa 200 €. E se si decide di sciare all’estero il soccorso in pista è quasi certamente a pagamento.

Ma i gestori degli impianti di risalita non offrono copertura assicurativa ai loro utenti?

Sempre la legge 363/2003 obbliga i gestori degli impianti di risalita a fornire coperture che potranno essere sfruttate nel momento di problemi connessi all’impianto stesso, alle piste, o a eventi naturali. Con la clausola che la copertura non è mai valida per incidenti avvenuti fuori dalle piste. Sostanzialmente: se l’infortunio sulle piste da sci è dovuto a problemi non imputabili allo stato degli impianti o della pista, l’assicurazione del gestore non copre.

Cosa deve coprire una buona assicurazione personale per sciare in tutta tranquillità?

Innanzi tutto, deve prevedere la copertura delle spese relative al soccorso in pista e di quanto verrà sostenuto in seguito per il primo soccorso, eventuale ricovero e spese chirurgiche. Inoltre è fondamentale includere una diaria che copra l’infortunato durante il periodo di convalescenza. Se si tratta di un viaggio all’estero, suggeriamo di prendere in considerazione le spese legate alla necessità di rimpatrio anticipato dell’infortunato e di un familiare. 

Infine, è fondamentale non dimenticare una polizza responsabilità civile per danni a terzi. In caso di collisione in pista tra sciatori l’art 19 della legge nazionale sulla sicurezza in montagna prevede sostanzialmente un concorso di colpa: “Nel caso di scontro tra sciatori, si presume fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre gli eventuali danni”. Questo significa che ogni sciatore, in caso di scontro, se non vuole essere ritenuto in ugual misura responsabile del danno, deve riuscire a fornire la prova contraria, la sua estraneità grave e di conseguenza la prova a discarico.

Troppi rischi, troppo complicato. Rinuncio allo sci!

Passione fa rima con rischio. E se la tua passione è quella dello sci, la soluzione non è rinunciare, ma dotarti di una assicurazione che possa tutelarti per tutta la stagione invernale. Il costo? Poco di più di quello che spenderesti ad utilizzare il toboga come mezzo di soccorso! Ne vale la pena, no?

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